Lo Chat qui Rit vanta una strepitosa carta dei vini selezionati personalmente dal nostro stimato oste e sommelier Giovanni Mozzato:
Raccontare ai nostri ospiti chi fa il vino, la sua storia, perché ha deciso di farlo e come lo fa è per noi è un vero piacere e un orgoglio.
Non si sceglie mai un vino solo in base a criteri pratici o nutrizionali, lo si sceglie anche secondo un universo di usi, costumi e simboli, che ci inducono a riflettere sulla sua provenienza, sulla sua essenza e sulle emozioni che ci regala.
In un bicchiere di vino troviamo il paesaggio, l’arte, la storia, la poesia, la cucina e persino l’economia locale da cui quel vino prende vita.
La produzione del vino è una delle componenti meglio identificate della «cultura» italiana.
La nostra Carta dei Vini è in armonia con la nostra proposta di cucina.
Il viticoltore – scrive il regista Jonathan Nossiter – è il cugino di campagna di tutti gli artisti che scrivono, dipingono, filmano, ballano e scrivono musica. Per questo motivo il vino è una specie di museo vivente, il testamento di uno specifico pezzo di terra”.
Il vino è dunque cultura quando viene prodotto, ma è cultura anche quando viene consumato.
Noi crediamo sia importante premiare e promuovere le tante piccole e grandi aziende italiane vinicole che hanno fatto storia e cultura del buon vino nel rispetto dell’ambiente.
Nella Carta Vini dello Chat qui Rit trovate un’attenzione particolare alle varietà locali e biologiche, la selezione ospita anche alcuni rari vini d’annata e da collezione.