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Chi Siamo

Lo Staff

Chat qui Rit

 

Giovanni Mozzato

Giovanni Mozzato, classe 1975
Laureato a Cà Foscari (Venezia) in Economia Aziendale.
Una vita dedicata alla sala e alla ristorazione.
Inizia la professione già ai tempi dell’università presso il locale di famiglia lo Chat qui Rit, a pochi passi da Piazza San Marco, “Il salotto d’Europa”, il simbolo più bello di Venezia.

Dal 2002 Sommelier Ais Veneto.

A Marzo 2015 trasformato lo Chat qui Rit da Self Service a locale Gourmet. Non solo un’importante recupero storico dell’immobile, ma porta lo Chat qui Rit ad essere uno dei locali più affascinanti, amati e gustosi di Venezia.

Vince il premio “Sommelier delle Venezie 2021”

L’oste con la passione del Vino

 

 

“Crediamo nell’importanza dell’incontro, nel valore dello scambio, e pensiamo che un piacere sia tale solo quando può essere condiviso. La nostra è una ricerca tecnica volta all’esaltazione dalla materia prima nella sua purezza. La materia prima, quella eccellente, è l’essenza della qualitá. Prediligiamo la stagionalitá dei prodotti, accertandoci della loro provenienza preferendo l’utilizzo di prodotti tipici del territorio.” 

dedica ristoratore

Il fato benigno mi ha fatto nascere in una famiglia con un padre ragioniere del più grande ristorante self service di Venezia, quindi avevo solo bisogno di qualche anno per rendermi conto che il posto giusto per me era proprio nel gestire e trasformare quel self service nell’attuale  esclusivo  Chat qui Rit.

Per arrivarci sono passato da una Laurea in economia Aziendale a Cà Foscari Venezia e per il corso Ais di Sommelier .

 

 

 

 

 

 

titolare ristorante enoteca bistrot chat qui rit

Chefs

I nostri Chefs

Cuochi

Chefs
Davide Scarpa

 

Davide Scarpa

Chef

Coltiva la passione per la cucina fin da piccolo, comincia il sogno con la scuola alberghiera e poi inizia la sua vita professionale cercando di acquisire più esperienze possibili mosso dalla curiosità, dalla voglia di migliorare ed essere sempre più creativo pur mantenendo le basi della tradizione.

Appassionato di tecniche di cotture: al forno, bollire, stufare, brasare, a bassa temperatura, sottovuoto , cotture estreme e cotture innovative. Davide è un vero maestro nel catturare e trattenere il sapore e i principi nutritivi di materie prime eccellenti e genuine.

 

 

 

 

Ha una passione che non ha confini, una voglia di conoscenza senza orizzonti ed è alla ricerca sempre di qualcosa che stimoli il palato e non solo, senza mai dimenticare che ogni materia prima proviene dalla terra, per la quale bisogna nutrire il massimo rispetto.

La pietanza che meglio rappresenta la sua identità a tavola è un classico della cucina italiana: il RISOTTO, un autentico racconto culinario.

Il frutto di questi anni di studio e lavoro lo potete degustare nella cucina dello Chat qui Rit.

 

 

 

 

 

Leonardo Bozzato

Chef

Chef Leonardo Bozzato, chef appassionato delle eccellenze e delle tradizioni della Laguna Nord di Venezia.

Un mago che riesce a fare meraviglie con le materie prime della laguna, con la territorialità, la stagionalità, la nutrizione, il mare, la sostenibilità.

Leonardo , è molto giovane , classe 1990, con un passato da pescatore (ha preso la maturità al nautico al Venier di Venezia). Nato a Cavallino Treporti in un territorio di una bellezza autentica con le sue due anime, quella marina e quella lagunare.
Nel cuore della penisola, si trovano gli orti e le serre dove sono coltivati gli ortaggi e la frutta che si può assaporare direttamente in ogni sua creazione.
Nel tempo libero conosce e visita personalmente i produttori sostenibili. Assaggia , sperimenta e prova con loro ogni singola erbetta, frutto o vegetale.

 

 

 

 

Ama la cucina Giapponese . Una cucina, quella giapponese, che non è fatta solo di tecnica e prodotti che seguono la tradizione millenaria e l’armonia degli elementi ma è una vera filosofia di vita e longevità racchiusa nella parola Washoku e riconosciuta dall’Unesco nel 2013 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Il suo lavoro in cucina non è fatto solo di fatica ma di rigore, precisione, tecnica, armonia e umiltà.

Non solo uno Chef ma davvero un giovane talentoso che siamo certi non smetterà di stupirci e stupirvi.

Dietro a un piatto di “semplici” cozze non c è solo il lavoro del cuoco o del cameriere o del ristoratore che acquista la merce. Ma ci sono i sacrifici di decine e decine di persone che si alzano all ‘alba.
Caldo, freddo, inverno o estate, mare calmo o mare in tempesta. Escono in quel mare turbolento e pieno di incertezze, mare che da a loro il pane per le loro famiglie…
Rispettate le materie prime e il lavoro altrui. Perché quando non ci saranno più queste persone non ci saranno più i sapori del passato.

 

Ristorante venezia
Leonardo Bozzato

 

 


 

 

Brigata di Sala

Brigata

di Sala

La Sala

camerieri

 

 

«Il successo di un cuoco e di un ristorante passa sempre attraverso la sala. Anche con una cucina ricca di talento e ottimi ingredienti un progetto non si compie senza una sala all’altezza. Quando si lavora a un progetto, così come si decide di investire su poltrone di qualità e su una brigata di cucina appassionata, non bisogna dimenticare il passaggio fondamentale della sala . Ho visto progetti costati milioni fallire perché gli imprenditori non avevano capito che non bastava investire sono nell’arredamento o nel foie gras israeliano ma, prima di tutto, sulla sala. Cameriere non si nasce, si diventa; l’importanza del gruppo; l’importanza di investire sulla sala per il successo di un ristorante e per consacrare l’abilità di un cuoco».
«Un uomo di sala deve avere grandi qualità dal punto di vista umano e deve essere in grado di servire. “Servire” è un elemento cardine del lavoro di sala, io sono fiero di essere un cameriere (ed è così che preferisco essere chiamato, mi imbarazza essere chiamato maitre o direttore) e vorrei invitare i giovani a sognare di diventarlo. Mi interessa restituire dignità a un mestiere straordinario che gli italiani sono in grado di fare in maniera straordinaria: i migliori uomini di sala e cantina sono italiani, ma sono dovuti andare all’estero perché qui non hanno trovato spazio per crescere ed essere gratificati».
«Sapere che in un ristorante non c’è un solo cliente, ma tanti clienti con esigenze diverse e per questo bisogna avere una grande apertura mentale. Infine la sala è anche il punto cardine per il futuro dell’agroalimentare italiano. Sono i camerieri a esaltare i piatti e i loro ingredienti».

Beppe Palmieri, maître dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura.